Mi piace cantare fin da quando ero bambino. Avevo un mangiadischi e tantissimi 45 giri.  Soprattutto ricordo che non avevo paura di farlo. Ogni timidezza cantando scompariva. Quando canto entro in un altro mondo ove mi sento a mio agio e mi dimentico di tutto. Nella foto sopra avevo 7 anni e in un tour dello Zecchino d'Oro ho cantato "La sveglia birichina". Mi piaceva l'odore del vinile specie quello che si sentiva entrando nei negozi di dischi. Di quei negozi mi piaceva anche la qualità del suono musicale che riuscivo a sentire, molto lontana da quella del mio mangiadischi. Che magia! Dei miei 45 giri ricordo "Sei forte papà" di Gianni Morandi, le sigle di Goldrake, "Piove" di Domenico Modugno, "Comprami" di Viola Valentino, "La tartaruga" di Bruno Lauzi e tanti altri che non sto qui a ripetere. Più tardi, da adolescente, ho comprato un impianto hi-fi e ho cominciato a seguire tutta la musica leggera che passavano in radio (ricordo "i magnifici dieci" che davano su Rai Stereo Due alle 16.00). Sono diventato un grande fan dei Duran Duran e lo sono tuttora. Ma ascoltavo di tutto. Anche musica italiana e cantautorato. Cominciavo a divertirmi come cantante con le primissime band usa e getta del momento (feste scolastiche, feste patronali e manifestazioni locali). Nei periodi universitari ho cominciato a familiarizzare con i primi accordi e le prime armonie concomitanti con i primi grandi distacchi e nostalgie a cui la vita mi obbligava. Divenne abitudine creare canzoni. Seduto ad un pianoforte, da autodidatta, cominciavo, nota dopo nota, a immaginare le mie canzoni. Di tanto in tanto, quando ne avevo l'esigenza. Le registravo e le conservavo. Poi ho preso per due anni lezioni di piano. Poi la vita, le sue difficoltà, mi constrinsero a mollare per un po'. Ma la tua essenza prima o poi ritorna. Non puoi mai sopprimerla del tutto. Ed eccomi qui appunto. A presentarvi il mio progetto Due-O.